Da zero a Minecraft - il gioco piu longevo della storia

Da zero a Minecraft – la storia del gioco più longevo di sempre

Da zero a Minecraft - la storia del gioco più longevo di sempre

Markus Alexej Persson, è noto soprattutto con il suo nickname “Notch” è il programmatore del fortunatissimo “Minecraft”, Un gioco che ha compiuto da pochissimo ben dodici anni. Già, perché la data di lancio del gioco risale al 2009.

Da allora ad oggi ha venduto circa 200 milioni di copie. 25 milioni solo nell’ultimo anno, ed ha più di 90 milioni di giocatori attivi ogni mese.

Amato dai giovanissimi che diventano grandi

Dodici anni sulla breccia dell’onda è un gran bel risultato, che incorona Minecraft con il primato di “long-seller” del mondo dei videogiochi.

Ma attorno a questo gioco Sandbox (Cioè un mondo virtuale che lascia al giocatore la più completa libertà di agire) succede qualcosa che è in totale controtendenza con quello che accade normalmente con altri titoli.

Mentre tutti i giochi hanno un successo e poi un declino più o meno lento, Minecraft, ogni anno, da dodici anni a questa parte, è stato in grado di aumentare i suoi utenti attivi sui server.

Si può tranquillamente affermare che quei giovanissimi che hanno iniziato a giocare a Minecraft oltre un decennio fa, sono cresciuti con il gioco continuano imperterriti a giocarci. E poi ci sono tanti altri utenti nuovi, che considerano comunque la formula di Minecraft vincente, interessante, nonostante facciano parte di una nuova generazione, che dovrebbe essere abituata ad altri tipi di giochi.

Da zero a Minecraft - la storia del gioco più longevo di sempre
Markus Notch Persson, il creatore di Minecraft

Bene, ora facciamo un salto indietro nel tempo, e teletrasportiamoci a Stoccolma negli anni ’80, siamo a casa di Markus Persson, ha sette anni ed ha appena ricevuto in regalo un Commodore 128

Markus inizia a giocare, ma anche a programmare, e a soli nove anni sviluppa il suo primo gioco, un’avventura testuale. E’ a quel punto che i suoi genitori si rendono conto di avere un figlio “Nerd”, la madre tenta di correre ai ripari appendendo in camera del suo ragazzo i poster dei calciatori.

Presto però il problema di Markus passa in secondo piano: Dopo il divorzio dei genitori, quando lui è appena adolescente, il padre finisce in prigione, e la sorella per strada.

Il divorzio dei genitori e la programmazione

Con la famiglia a pezzi, Markus si rifugia nella sua passione, che diventa anche un lavoro. Nel 2004 viene assunto dalla Midasplayer, che propone un modello di business diverso da quello dalla maggior parte delle software house: con piccoli giochi per il web e per i telefonini. Qualche tempo dopo, la Midasplayer sarebbe diventata King, avrebbe lanciato Candy Crush , e sarebbe stata comprata per cinque miliardi di dollari.

Ma il destino di Marcus era puntato da un’altra parte, e lasciò l’azienda molto prima della vendita della king,

L’incontro con i programmatori indipendenti

Quell’esperienza importante rimarrà comunque impressa nella sua memoria, e soprattutto farà tesoro dei contatti con i programmatori indipendenti che in quegli anni diventano un vero e proprio movimento in Svezia. siamo nel corso del Duemila. Essi non amano gli sparatutto classici, con protagonisti muscolosi, ma mirano a rimettere al centro dell’industria dei videogiochi la creatività, e in questo contesto culturale, i nuovi sistemi di distribuzione digitale sembrano fatti apposta per loro, in quanto consentono di potersi sganciare per la vendita dalle grandi case di viodeogames già famose.

Markus lavora come programmatore in Jalbum. Èd è anche uno dei fondatori di Wurm Online sebbene sembra che non abbia lavorato molto su questo gioco, ma è anche attivo come creatore di giochi fuori del contesto aziendale, ha creato ben sette giochi per competizione in occasione del Java 4K Game Programming Contest, ed ha anche preso parte alla Ludum Dare competition.

La nascita di “Notch”

E ‘con in mente la filosofia, dei programmatori indipendenti che Markus, il 17 maggio 2009, con il nickname di Notch, lancia la prima versione di Minecraft. In verità si tratta solo della versione riveduta e corretta di un altro gioco intitolato Infiniminer, non ha lo sfarzo dei giochi famosi, e non assomiglia per nulla ad una rivoluzione. 

A detta degli esperti è un gioco realizzato piuttosto male, e il fatto che ci lavori una sola persona non aiuta, specie sul versante grafico. È fatto a blocchetti, che rendono personaggi e ambiente fin troppo elementari. Questo, però, si rivela ben presto un punto di forza: il titolo ha un’immediatezza visiva unica, che conquista adulti e, soprattutto, piccini,

La critica è pessima ma il gioco “spacca”

Solo un anno e mezzo più tardi, le copie vendute quotidianamente da Minecraft sono ventimila. Diventa una mania che ha contagiato numerose piattaforme nel corso di questo decennio, non ultima Nintendo Switch che è stata l’ultima console in ordine cronologico ad accogliere questo sandbox.

Per poter sviluppare e commercializzare Minecraft, nel 2009 Persson, Jakob Porsér e Carl Manneh fondano la società Mojang Studios (conosciuta semplicemente come Mojang).

La Mojang

Il 18 novembre 2011 l’azienda rilascia la versione commerciale di Minecraft. Solo pochi giorni dopo, Notch decide di fare un passo indietro e nominare come sviluppatore capo Jens Bergensten, per occuparsi di altri progetti e girare il mondo a fare incetta di interviste e premi.

La morte del padre

Nel pieno della sua ascesa verso l’Olimpo dei videogame, però, la tragedia. Il padre Birger, colui che, a dispetto di problemi con alcol e droga era stato l’unico a spronarlo nella sua carriera di sviluppatore si suicida. L’episodio tocca profondamente Markus. ma non ne parla con nessuno fino ad un anno più tardi, in un breve ma toccante scritto

Minecraft di ispira ad un “concept” relativamente semplice, che unisce tra loro il mondo delle “costruzioni” ai mondi fantasy brulicanti di creature immaginarie.

La famigliarità con i lego

Come per tutti i videogiochi leggendari, non è riconducibile a qualche altro titolo, ma ricorda molto da vicino il Lego, in quanto tutto nel gioco è quadrato, dai personaggi agli animali all’ambiente circostante, ed ogni giocatore è in grado di posizionare e distruggere blocchetti cubici con i quali intagliare un mondo a proprio gusto.

Ambienti diversi per giocatori diversi

All’interno della sanbox, il giocatore può scegliere la modalità più consona alle sue caratteristiche. La molalità “Survival” è quella “predefinita” e consiste nel sopravvivere ai numerosi mostri, creando rifugi e procurandosi il cibo.

La modalità “creative” invece (arrivata negli ultimi anni) consente di muovere il personaggio, volando e costruendo un mondo virtuale nel quale ogni gamer può esprimere la propria fantasia con materiali illimitati sena pericoli.

“0x10c”, l’erede di Minecraft?

marzo del 2012, Mojang può contare su un patrimonio di 80 milioni di dollari. Ma Notch non rinuncia alla sua passione per la programmazione, e annuncia su Twitter, che sta lavorando ad un nuovo gioco dal nome criptico “0x10c”, Una sorta di successore di Minecraft, in cui il mondo virtuale si spinge oltre i confini terrestri, godendo di un’ambientazione fantascientifica. Sempre su Twitter Notch tiene aggiornati i fan, sulla genesi e sull’evoluzione del progetto, parlando delle problematiche che incontra sia in fase di design che di programmazione, intoppi che fanno andare il progetto sempre più a rilento. I detrattori del ragazzotto svedese, che non vedono l’ora di assalirlo, sono certi che Persson si sia lanciato in un titolo fin troppo ambizioso.

Nell’agosto 2013, è Persson stesso a fare chiarezza parlando di “0x10c”. “Non sono la persona adatta a realizzarlo”, dichiara “Ciò che non avevo considerato è che molte più persone seguono i miei giochi, adesso. Sono incredibilmente eccitate, e l’improvvisa pressione di avere persone che si preoccupano se il gioco sarà fatto o meno ha iniziato a togliere il divertimento dal progetto. Ho passato un sacco di tempo a pensare se avessi voluto fare ancora giochi. Credo che potrei semplicemente smettere di parlare di cosa faccio, anche se questo non è molto naturale per me”.

I soliti detrattori vedono in questa dichiarazione il crollo della Mojang, Ma forse la verità, almeno per il momento, è l’opposto.

La cessione a Microsoft

Notch si sta godendo la vita da single dopo il divorzio, avvenuto un anno prima, ha a disposizione il mucchio di soldi guadagnati fino a quel momento, e considera 0x10c, come un suo giocattolo, più che come un prodotto da vendere, quindi non sente piè di tanto la pressione legata alla sua commercializzazione. Ed in verità la vera svolta deve ancora arrivare. Dopo diversi mesi di trattative e speculazioni, il 15 settembre 2014 Mojang viene acquisita da Microsoft, per la bellezza di 2,5 miliardi di dollari. Nel novembre dello stesso anno, Persson e gli altri due fondatori di Mojang, lasciano la compagnia. 

Minecraft nello store di Windows

Da allora Notch comparirà più spesso nelle riviste di gossip che in quelle di videogame, passando da un party a un altro in compagnia di svariate celebrità di Hollywood, mentre spende cifre folli. Nel dicembre del 2014, compra una villa da 70 milioni di dollari a Beverly Hills, battendo l’offerta di Beyonce.

La depressione

A 35 anni, e di umili origini, dalla fredda Svezia si ritrova sotto il caldo sole californiano, con le grandi star di Hollywood come vicini di casa… Questo improvviso cambiamento di vita lascia il segno, i suoi messaggi via Twitter appaiono sempre più malinconici e solitari. Le interviste diventano sempre più rare e, in quelle poche che concede, ripete che la ricchezza lo ha rovinato e reso sempre più solo, Anche il suo sito, che ha sempre rappresentato una vera e propria bibbia per fan e sviluppatori indipendenti, è completamente fermo. Chi gli è vicino inizia a parlare di depressione.

Minecraft diventa un gioco che unisce generazioni diverse tra loro, e uno strumento educativo adottato perfino da scuole e università Attualmente il gioco è stato aggiornato alla versione 1.15.

Da zero a Minecraft – la storia del gioco più longevo di sempre